
Teatro | Performance
Ore 21:00 | Teatro Comunale
RENATA CARVALHO (BRA)
TRANSPOPHAGIC MANIFEST (60’)
drammaturgia e performance Renata Carvalho
regia Luiz Fernando Marques (Lubi)
luci Wagner Antônio
video art Cecília Lucchesi
adattamento luci Juliana Augusta
scenotecnica Ciro Schu
produzione Corpo Rastreado
co-produzione Risco Festival, MITsp e Corpo Rastreado
distribuzione Corpo a Fora e FarOFFa
in complicità con Short Theatre, Città delle 100 scale Festival, Mercurio festival, Primavera dei Teatri, Asteroide Amor + Palazzo Grassi – Punta della Dogana
*Nello spettacolo sono presenti scene di nudo e linguaggio esplicito. Si consiglia pertanto la visione a un pubblico di età superiore ai 16 anni
Transpophagic Manifest è la transpologia – lo studio della corporeità dei trans – di un transpologo, ovvero un antropologo transgender. «Oggi ho deciso di vestirmi con la mia pelle. Il mio corpo travesti». Renata Carvalho si “veste” con il proprio corpo per raccontare la storicità della sua corporeità. Renata si nutre della sua “transcestralità”. La mangia, la digerisce. Una transpofagia. Il corpo travesti come esperimento, cavia da laboratorio. Un Manifesto del corpo travesti. L’insegna lampeggia: “TRAVESTI. TRAVESTI. TRAVESTI”.
Renata Carvalho (1981, Brasile) è attrice, autrice teatrale e transpologa, come lei stessa si definisce. Studia la corporeità trans come una ricerca che chiama “transpologia” per sfidare le costruzioni sociali disumanizzanti che permeano l’immaginario comune di ciò che significa essere trans. Ha fondato il MONART (Movimento Nazionale degli Artisti Trans) a seguito della transfobia strutturale emersa con l’opera teatrale Il vangelo: Secondo Gesù, Regina del cielo, in cui Renata interpretava un Gesù di Nazareth travesti. Il lavoro ha suscitato indignazione ed è stato censurato. Oggi, con 170 artisti trans di varie discipline artistiche in tutto il Paese, MONART esiste come gruppo Facebook che ospita conversazioni e incontri per riflettere sull’attivismo trans e sulle azioni politiche. Attraverso MONART promuove il concetto di rappresentatività trans e lotta per l’inclusione dei corpi trans nelle arti, nella cultura e nella società. La Carvalho crea il Manifesto della Rappresentatività Trans che contesta la pratica del “trans fake” (quando i ruoli trans sono interpretati da attori cisgender). È anche responsabile di COLETIVO T, il primo collettivo artistico formato esclusivamente da artisti transgender a San Paolo: sono consapevoli che la lotta è anche pedagogica, che la conoscenza è uno spazio di potere, e lavorano per la diffusione della transpologia.
Foto in copertina di Nereu Jr